Bal d Ainsuda
Quando la giornata di lavoro era finita o se pioveva, ai nostri nonni non mancava la voglia di fare qualche ballo un po' più veloce, poiché erano arrivate la bella stagione e l'allegria.
L Bal d Ainsuda (Ballo di Primavera) è uno dei primi balli che il Gruppo Folk ha imparato. Di sicuro non sono partiti da quello più facile, ma da uno dei più faticosi e complicati. L Bal d Ainsuda è basato sul passo della pairisc, in una variante saltata, e il difficile è proprio questo: tre minuti di salti uno dopo l'altro con il cuore che batte tanto velocemente che al termine del ballo i nostri respiri sono molto affaticati. In questa coreografia non si balla sempre con la stessa ballerina, infatti ci sono alcuni cambi.Fai clic qui per effettuare modifiche.
L Bal d Ainsuda (Ballo di Primavera) è uno dei primi balli che il Gruppo Folk ha imparato. Di sicuro non sono partiti da quello più facile, ma da uno dei più faticosi e complicati. L Bal d Ainsuda è basato sul passo della pairisc, in una variante saltata, e il difficile è proprio questo: tre minuti di salti uno dopo l'altro con il cuore che batte tanto velocemente che al termine del ballo i nostri respiri sono molto affaticati. In questa coreografia non si balla sempre con la stessa ballerina, infatti ci sono alcuni cambi.Fai clic qui per effettuare modifiche.
Bal da Ferdima
Come un altro ballo del Grop de Bal Marmolèda, anche questo ha preso il nome da una delle stagioni dell'anno: l'autunno. Ci piace pensare a quando, in questa stagione, i nostri nonni si riunivano nei fienili per lavorare l'orzo e da lontano si poteva udire i "feriéi", tipci bastoni doppi utilizzati per estrarre i chicchi dalla spiga. Questo è uno dei balli più tranquilli, un valzer non molto veloce. Le caratteristiche di questo ballo sono le figure che si possono vedere dall'alto, ad esempio il momento in cui le ballerine sono tutte al centro e i ballerini prima girano attorno a loro e poi vanno a prenderle. Tutta la coreografia è caratterizzata da questi momenti, dove gli uomini o le donne vanno in mezzo al cerchio e poi ritornano verso l'esterno, come in un continuo aprirsi e chiudersi di un fiore.